Il Crif o Centrale Rischi Finanziari è una società privata controllata da Sistema Informazioni Creditizie, SIC. A differenza di quanto si crede, il Crif non ha come scopo quello di segnalare i cattivi pagatori e i protestati, ma di assegnare un rating alla storia creditizia di ogni persona che abbia richiesto in passato un finanziamento o un mutuo. In pratica, raccoglie le generalità di chiunque abbia fatto ricorso a forme di finanziamento e a ognuno assegna un punteggio di affidabilità.
Alla banca dati del Crif possono accedere solo le banche e le società finanziarie aderenti, su autorizzazione espressa del cliente, concessa in fase di richiesta di un prestito. La normativa è abbastanza garante della privacy dei clienti, per cui nessuno ha diritto di accedere senza ragione e senza lasciare traccia alle informazioni disponibili dalla Centrale Rischi.
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Come Funziona il Crif
Lo scopo del CRIF è quello di fornire indicazioni utili alle banche e agli istituti di credito per fare in modo che valutino adeguatamente il rischio finanziario a cui si esporrebbero concedendo il credito al richiedente. Queste informazioni sono anche utili per definire delle condizioni contrattuali personalizzate.
Risulta essere chiaro che l’importanza rivestita da questa è legata alla segnalazione dei profili maggiormente a rischio. Parliamo dei cattivi pagatori e dei protestati. I primi sono coloro che non hanno onorato almeno due scadenze consecutive mensili. I secondi risultano inadempienti, in relazione al pagamento di un mutuo, un finanziamento, all’emissione di un assegno non coperto o a una cambiale.
La cancellazione dei dati presenti nel SIC, sia positivi sia negativi, avviene automaticamente decorso un certo periodo.
Attenzione, al Crif sono registrate, anche solo temporaneamente, tutte le informazioni relative alla storia creditizia di un individuo, non solamente i ritardi nei pagamenti. Per esempio, se si richiede un finanziamento e questi viene rifiutato o il cliente vi rinuncia, tale segnalazione resterà attiva per un mese dalla data del rifiuto o della rinuncia e sarà successivamente cancellata automaticamente.
Lo stesso dicasi anche per le richieste di finanziamenti, che rimangono segnalate per sei mesi dalla data di richiesta. Risulta essere importante sapere questo, perché si possono commettere alcuni errori in fase di ricerca di un finanziamento, ovvero richiedere contemporaneamente un prestito a più banche o finanziarie. Visto che tali richieste sono segnalate, si incorre nel rischio di bocciatura della pratica, perché l’atteggiamento viene considerato sospetto o almeno anomalo da parte degli istituti, i quali pretenderanno spiegazioni.
Cancellazione Crif
La normativa prevede che sia possibile richiedere la cancellazione del proprio nominativo solo in caso di errore o se si è stati vittime di frodi creditizie.
Nel caso di dati non corretti, il titolare ne può chiedere la correzione o la cancellazione.
Le possibilità per fare questo sono due. Per iniziare, l’interessato può rivolgersi direttamente alla banca che ha operato la trasmissione dati da modificare.
In alternativa, l’utente può inoltrare la richiesta direttamente alla società CRIF, la quale chiederà la dovuta verifica all’istituto finanziario responsabile. Questi, nel termine massimo di quindici giorni, dovrà rispondere alla segnalazione. In mancanza, la CRIF sospenderà la consultabilità dei dati contestati.
Le informazioni presenti nella banca dati vengono aggiornate di continuo, però non hanno durata infinita e, anzi, esiste un Codice Deontologico che regola per ogni evento la durata massima di conservazione dell’informazione nella baca dati. Per fare un esempio, per 1 o 2 rate pagate in ritardo la segnalazione dura 12 mesi dopo la regolarizzazione del pagamento mentre per più di 3 rate pagate in ritardo la segnalazione persiste 24 mesi in banca dati, sempre a condizione che vi sia successiva regolarità. Per i prestiti mai restituiti o con morosità di particolare entità, le informazioni negative permangono per non meno di 36 mesi decorrenti dalla data in cui, secondo il contratto, il prestito si sarebbe dovuto estinguere oppure dalla data in cui la finanziaria ha inviato l’ultimo aggiornamento dei dati relativi al prestito in questione.
Verifica Crif
In ogni momento un soggetto può accedere ai dati che lo riguardano, eventualmente presenti nel SIC.
La richiesta deve essere inoltrata direttamente alla società CRIF, che provvederà, nel termine massimo di 15 giorni, alla risposta. Il costo varia da 4 a 10 euro, a seconda che siano presenti o meno dei dati relativo al soggetto.