In questa guida spieghiamo in cosa consiste una visura protesti.
Il protesto è l’atto pubblico che accerta il mancato pagamento di un assegno o di una cambiale. In base a quanto previsto dalla legge, i termini per il protesto sono pari a un anno dalla data di emissione per le cambiali a vista ed entro uno dei due giorni feriali successivi alla scadenza per quelle a data certa. Per quanto invece riguarda l’assegno i tempi sono invece pari a quelli che la legge stabilisce per la presentazione del titolo, ovvero otto giorni se è pagabile nello stesso comune in cui è stato emesso il titolo, o quindici giorni se invece il titolo risulta essere pagabile in altro comune. l nominativo e i dati del debitore, oltre ai dati identificativi del titolo di credito, vengono inseriti nel Registro Informatico dei Protesti, una banca dati nazionale pubblicata dalle Camere di Commercio che contiene informazioni relative ai protesti per mancato pagamento di cambiali, vaglia cambiari, assegni bancari e postali ed alle dichiarazioni emesse dalle stanze di compensazione.
La segnalazione comporterò problemi per l’accesso al credito, perché le banche e le società finanziarie, controllando la banca dati del Crif all’atto di richiesta di un prestito o di un mutuo, quasi mai erogheranno un prestito al soggetto protestato, considerandolo un cliente potenzialmente a rischio. Negli ultimi anni si è registrata una maggiore flessibilità nell’offerta di prodotti accessibili, come la cessione del quinto o i prestiti cambializzati, ma parliamo comunque di finanziamenti che richiedono solide garanzie. Con la segnalazione alla Camera di Commercio, inoltre, tutte le imprese effettuano una ricerca, possono verificare la condizione di protestato del soggetto e molto probabilmente eviteranno di farci affari. Di conseguenza, fino a quando resta la segnalazione nei pubblici registri, cioè prima che si verifichi la cancellazione, si ha un problema nell’operare nel mondo degli affari e del credito.
Vediamo come si fa a verificare se si è oggetto di protesto. A tale riguardo si effettua la visura dei protesti. La Visura Protesti per Persona Fisica Nazionale è il documento rilasciato dalla Camera di Commercio che elenca tutti i protesti a carico di persone fisiche e può essere richiesto anche online semplicemente attraverso cognome, nome e codice fiscale. Si tratta quindi di un’operazione con la quale si accede alla banca dati della Camera di Commercio, attraverso principalmente il servizio del registro imprese Telemaco, un’applicazione accessibile inserendo le credenziali ricevute con la registrazione. Esistono diverse funzionalità di ricerca, si possono trovare le imprese e le persone presenti nel Registro delle Imprese, i protesti per mancato pagamento nel Registro delle Imprese, i marchi e i brevetti depositati, le persone e le imprese presenti anche nei Registri Europei delle Imprese. Una volta ottenuti i risultati, che saranno visualizzati in una lista, il sistema permette di estrapolare il documento desiderato tra quelli disponibili, a seconda del tipo di archivio interrogato, della forma giuridica dell’impresa e del ruolo della persona.
La visura dei protesti è un documento rilasciato proprio dalla banca dati della Camera di Commercio, che riporta le informazioni relative ai mancati pagamenti dei titoli di credito, assegni e cambiali. In ogni visura vengono indicati il tipo di effetto, l’importo, la data di apertura, quella di scadenza, il luogo di apertura, la Camera di Commercio a cui risulta iscritta la persona o l’azienda, il numero di repertorio e il motivo del mancato pagamento.
Esistono anche servizi privati, molto diffusi su Internet, erogati da società che ti permettono di ottenere la visura dei protesti, facendolo al posto tuo. Ovviamente, si tratta di servizi a pagamento, ma dal costo contenuto, anche solo di pochi euro.